Villa Brasini si trova a Via Flaminia 489, a ridosso di Ponte Milvio, ed è detta anche “ il Castellaccio”. Oggi ospita la sede di un “beauty center”, ma la sua storia, quella della sua progettazione ed edificazione è interessante.
Prende il nome da Armando Brasini (1879-1965) , architetto e urbanista romano, un personaggio anomalo nell’architettura degli Anni 30 a Roma. Le suo opere principali sono il palazzo dell’Inail a via 4 novembre, il Ponte di Corso Francia, la Villa Brasini a Ponte Milvio, la mastodontica, incompiuta, chiesa del Sacro Cuore di Maria, a piazza Euclide, e l‘ingresso del Bioparco di Villa Borghese.
Mentre ormai l’architettura nella capitale virava verso il Razionalismo, ad esempio l’Università la Sapienza e l’intero quartiere dell’Eur, Brasini invece si volgeva al passato, all’Impero Romano e al Medioevo .
Le sue opere sono affascinanti, ma per fortuna i progetti folli, che aveva disegnato per il centro di Roma, non sono stati presi sul serio. La via Cassia aveva un percorso diverso fino al 1925, e Villa Brasini si trova proprio sul punto in cui la via Cassia cominciava, staccandosi dalla via Flaminia. La Flaminia, si sa, inizia dal Campidoglio e coincide con via del Corso, invece la via Cassia, per Viterbo, inizia da qui.
Nel 1924 Armando Brasini inizia la costruzione della sua villa, come abitazione-studio, con ingresso dall’antica via Cassia. Nel 1933 raddoppia l’edificio, acquistando un nuovo terreno che arriva sulla via Flaminia, al bivio tra le due vie consolari. Il Castellaccio, in stile medioevale, alto sei piani, venne chiamato villa Augusta, in onore della moglie. Nel frattempo la via Cassia era stata spostata a fianco della grande chiesa in costruzione, sulla piazza di Ponte Milvio.
Brasini era appassionato di astrologia ed esoterismo, per cui l’edificio è pieno di misteriosi simboli. Nel giardino erano state sistemate statue e decorazioni, alcune recuperate dal demolito palazzo Torlonia di piazza Venezia. Negli Anni 60, nel grande parco della villa, sono state realizzate alcune palazzine, con lussuosi appartamenti, alcuni dei quali sono tutt’ora in vendita. Nell’edificio principale si sono alternati ristoranti dai vari nomi mentre oggi, come detto, ospita una “beauty farm” e ricevimenti matrimoniali.