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Teatro Marcello Storia Cosa Ospita Ora

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Alcuni lo confondono per la sua somiglianza al Colosseo, ma il teatro Marcello è un’altra cosa. Non si trova molto lontano dal suo “parente” visto che in linea d’aria i due sono separati da circa 900 metri. Il teatro Marcello è ubicato a ridosso del portico di Ottavia, zona ghetto, quasi di fronte al Campidoglio.

La sua storia ad ogni modo è lunga quanto quella del Colosseo. Fu costruito da Augusto nel 15 aC e dedicato al nipote Marco Claudio Marcello. Rimase in funzione fino al 420 dC, poi divenne un cumulo di macerie ed il luogo ideale dove recuperare marmi, colonne e capitelli.

Intorno al 1100 divenne una fortificazione, durante le guerre tra famiglie. Dal 1360 per vari secoli fu dei Savelli, chiamato appunto Monte Savello, i quali, nel 1519, diedero incarico a Baldassarre Peruzzi di trasformare il fortilizio in elegante abitazione.

A fine Seicento i Savelli, come gli Orsini, ebbero una crisi finanziaria e dinastica, per cui persero le proprietà romane. Nel 1724, con l’elezione di Benedetto XIII, gli Orsini, ramo di Gravina, tornarono a Roma e acquistarono gli appartamenti sui resti del Teatro.

Monte Savello divenne così Palazzo Orsini. A inizio del ‘900 il complesso fu acquistato dal principe Caetani di Sermoneta, che frazionò la proprietà. In una parte rimase ad abitare Vittoria Colonna, moglie di Leone Caetani.

 

Vittoria e Leone si erano sposati nel 1900, lei vent’anni lui trentuno, e il loro rapporto era da tempo in crisi. Ma il fatto che fece precipitare la situazione avvenne nel giugno del 1916, quando Vittoria, in vacanza sul Lago Maggiore, conobbe il pittore futurista Umberto Boccioni. Ci fu tra loro una storia molto intensa ma breve, documentata da tante lettere.

Lui aveva trentatre anni e stava partendo per il fronte quando, pochi giorni prima, morì cadendo da cavallo. Leone aveva quindi lasciato l’Italia e si era trasferito in Canada, con la nuova compagna, Ofelia Fabiani, anche perché non approvava il regime verso cui si stava avviando l’Italia, a differenza del fratello Gelasio, che dal 1922 al 25 fu Ambasciatore dell’Italia in Usa.

In questi locali Vittoria Colonna abitò fino al 1954 e vi creò un circolo culturale, frequentato anche da D’Annunzio e da Eleonora Duse. E’ probabile che l’importanza di Gelasio Caetani sia stato uno dei motivi per cui queste strutture sul teatro non siano state demolite, come è successo a tutta la zona circostante.

Un’ala del palazzo, a vari piani, venne venduta alla famiglia milanese dei Litta Modignani, che la tennero fino al 1994, quando venne lasciata ai Cavalieri di Malta, i quali vi hanno collocato la loro Ambasciata presso la Santa Sede. Queste sale sono state recentemente restaurate e sono visitabili. Qui si trovano Otto  antichi arazzi restaurati, tra cui due appartenenti alla serie “Paesaggi con animali” realizzati tra il 1611 e il 1615 dall’atelier di Caterine van Den Eynde di Bruxelles.

Palazzo Orsini a Teatro Marcello sede ambasciata Cavalieri

Si tratta di due esemplari di una serie che conta solo undici arazzi nel mondo, realizzati da Jan Raes II (“Paesaggio con struzzi” e “Leopardo su uno stagno”), commissionati dal cardinale Alessandro Peretti Montalto nel XVII secolo. Tra i mobili spicca invece il “Tavolo Borghese” realizzato dallo scultore Alessandro Algardi nel Seicento.

Alla morte di Vittoria Colonna, nel 1954, quella parte del palazzo, con il giardino, fu acquistato dalla scrittrice Iris Origo (1902-88) e dal marito. Per un periodo vi abitarono le sorelle Zoe e Micol Fontana, stiliste di moda. L’ultimo passaggio di proprietà, del 2012, vede il ritorno dell’antica dinastia degli Orsini di Gravina, con Domenico Orsini, che ha acquistato un settore del grande complesso.

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